Papa Francesco alle religiose: riconosce la propria fragilità e piegarsi a quelle altrui



Papa Francesco all’udienza, al termine dell’Assemblea della Uisg. Francesco arriva in sedia a rotelle a causa del problema al ginocchio

L'udienza alle religiose

“La crisi che stiamo attraversando ci ha fatto sentire le nostre fragilità e ci invita ad assumere la nostra minorità. Tutto questo ci invita a recuperare l’atteggiamento che il Figlio di Dio ha verso il Padre e verso l’umanità, quello di ‘farsi servo’“. Così papa Francesco nel discorso consegnato alle superiori generali, circa 900, ricevute in udienza, al termine dell’Assemblea della Uisg. Il Pontefice però, soffermandosi su due scene bibliche (Gesù che lava i piedi a Pietro nell’ultima cena e l’incontro tra Maria Maddalena e Gesù) avverte: “Non è una questione di servitù. Abbassarsi non è ripiegarsi sulle proprie ferite e incoerenze, ma aprirsi alla relazione, a uno scambio che rende degni e guarisce, come per Pietro, e da cui inizia un nuovo cammino con Gesù”.

“La Chiesa – sottolinea Francesco – impara dal suo Maestro che, per poter dare la sua vita al servizio degli altri, è invitata a riconoscere e ad accogliere la propria fragilità e, a partire da questa, a piegarsi alla fragilità degli altri”.

Per il Papa quindi occorre riposizionarsi ai piedi dell’umanità, luogo dove si crea uno “spazio teologico”. “Perciò – scrive -, se la nostra vocazione è quella di seguire le orme di Gesù, e di farlo ‘da vicino’, ogni volta che la storia e lo Spirito ricollocano la Chiesa e la vita religiosa in questo luogo, sarà per noi una fonte di gioia e di crescita, una fonte di ispirazione che ci permette di ringiovanire”.

Perché “è da lì, dal basso, che ognuno di noi può rileggere il nostro carisma e la nostra storia”, sottolinea il Pontefice che aggiunge: “Questo atteggiamento ha sempre illuminato la vita religiosa”.

Il Papa stamani ha fatto ricorso alla sedia a rotelle per il dolore al ginocchio destro e anche in obbedienza alle disposizioni mediche che lo hanno invitato a non camminare, come lui stesso ha ricordato sabato scorso incontrando i pellegrini dalla Slovacchia. Lo scorso martedì poi il Papa, sempre come ha fatto sapere lui stesso, si è sottoposto ad una infiltrazione al ginocchio destro.

Sempre a quanto si apprende, al momento l’agenda dei viaggi papali non ha subito variazioni. Confermato, dunque il viaggio in Africa, l’unico al momento annunciato ufficialmente per il prossimo luglio. Tra i desideri del Papa, anche Libano, Canada e Kazakistan.

Author: La Fede Cattolica

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