Al pre-vertice Onu sui sistemi alimentari, apertosi oggi a Roma, Papa Francesco ricorda che è dovere di tutti “estirpare l’ingiustizia” della fame globale attraverso politiche coraggiose.
Lottare per arginare le “ingiustizie sistemiche che minano l’unità come famiglia umana”. Il Papa, ammonisce attraverso un messaggio in occasione del Pre-Summit organizzato dalle Nazioni Unite a Roma da oggi al 28 luglio.
“Saluto cordialmente tutti coloro che partecipano a questo importante incontro, che ancora una volta sottolinea come una delle nostre maggiori sfide attuali – evidenzia Bergoglio- sia superare la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione nell’era del Covid”.
“Questa pandemia – denuncia il Papa- ci ha messo di fronte a ingiustizie sistemiche che minano la nostra unità come famiglia umana. I nostri fratelli e sorelle più poveri, e la Terra, nostra Casa Comune, che ‘grida per i danni che le causiamo a causa dell’uso e abuso irresponsabile dei beni che Dio ha posto in essa’, esigono un cambio di rotta”. Francesco denuncia lo scandalo di tanti che restano senza cibo quotidiano: “Produciamo cibo a sufficienza per tutti, ma molti rimangono senza il pane quotidiano. Questo ‘costituisce un vero scandalo’, un crimine che viola i diritti umani fondamentali”.
Da qui il monito a “rafforzare le economie locali, migliorare la nutrizione, ridurre gli sprechi alimentari, fornire diete sane accessibili a
tutti, ambientalmente sostenibili e rispettose delle culture locali”.
Il Papa si rivolge ai potenti del mondo e ricorda che “è dovere di tutti sradicare questa ingiustizia attraverso azioni concrete e buone pratiche, e attraverso politiche locali e internazionali coraggiose. In questa prospettiva gioca un ruolo importante la trasformazione attenta e corretta dei sistemi alimentari”.
In questa ottica, dice il Pontefice, “è fondamentale recuperare la centralità del settore rurale, da cui dipende la soddisfazione di molti bisogni umani fondamentali, ed è urgente che il settore agricolo riacquisti un ruolo prioritario nel processo decisionale politico ed economico, volto a delineare il quadro del processo “ripartenza” post-pandemia che si sta costruendo. In questo processo i piccoli agricoltori e le famiglie agricole devono essere considerate attori privilegiati”.
“Abbiamo la responsabilità di realizzare il sogno di un mondo in cui pane, acqua, medicine e lavoro scorrano in abbondanza e raggiungano per primi i più bisognosi”.
Il Papa nel messaggio ha dettato il suo monito, in occasione del Pre-summit sui sistemi alimentari
organizzato a Roma dalle Nazioni Unite.
A tale proposito il Pontefice assicura che la “Santa Sede e Chiesa Cattolica serviranno a questo nobile scopo, offrendo il loro contributo, unendo forze e volontà, azioni e sagge decisioni”.
Francesco ricorda poi che per raggiungere “l’obiettivo Fame Zero non basta produrre cibo. Ci vuole una nuova mentalità e un nuovo approccio olistico”. Si tratta, dice ancora il Pontefice, di “progettare sistemi alimentari che tutelino la Terra e mantengano al centro la dignità della persona umana; che garantiscano cibo sufficiente a livello globale e promuovono il lavoro dignitoso a livello locale; e che nutrono il mondo oggi, senza compromettere il futuro”. Quindi, rivolgendosi ai potenti del mondo, Francesco dice: ” Siamo consapevoli che interessi economici individuali, chiusi e conflittuali – ma potenti – ci impediscono di progettare un sistema alimentare che risponda ai valori del Bene Comune, della solidarietà e della ‘cultura dell’incontro’.
Se vogliamo mantenere un fruttuoso multilateralismo e un sistema alimentare basato sulla responsabilità, la giustizia, la pace, l’unità della famiglia umana è fondamentale” l’onesta’ verso la famiglia e salveremo la terra.
Grazie Santita’